Patologie trattate

Incontinenza fecale

Si definisce incontinenza fecale l’impossibilità a trattenere i gas e le feci e ad avere una evacuazione nei tempi e modi desiderati.

L'incontinenza fecale rappresenta il disturbo più grave e disagevole della defecazione. Determina una forte limitazione di tutte le attività individuali sia lavorative che ricreative e della vita di relazione e può talvolta influire in modo così negativo sulla persona da comportare l’insorgenza di uno stato di depressione e perdita dell'autostima. Per prima cosa bisogna distinguere l'incontinenza fecale vera, da quelle forme di pseudo-incontinenza con sensazione di umidità anale e secrezioni muco-purulente ano, perianali che possono essere segno o di cattiva igiene locale o espressione di altre patologie anorettali (patologia emorroidaria, malattia infettiva, fistola perianale, fistola pilonidale, prolasso rettale).

Vari possono essere i fattori responsabili. Ad esempio un'alterazione della consistenza delle feci, una ridotta elasticità del retto, una diminuita sensibilità rettale o il formarsi di un fecaloma sono alcuni di questi. Anche alterazioni anatomiche o di innervazione dell'apparato sfinterico e/o del pavimento pelvico, causate sovente da traumi ostetrici o talvolta chirurgici, possono dare come sintomatologia un disturbo della continenza. Altre cause possono attribuirsi al prolasso rettale, alle malattie infiammatorie dell’intestino (retto-colite ulcerosa, Crohn), la diarrea, molte malattie degenerative del sistema nervoso e metaboliche.

Vi sono vari tipi di classificazione del disturbo che sono finalizzate a quantificare nel modo più obiettivo possibile il problema per quella persona.

La patologia è più frequente nell’anziano per il progressivo indebolimento dell’apparato sfinterico e per la più frequente presenza di malattie quali il diabete e vari gradi di demenza senile. Occorre tener presente che i disturbi della continenza sono comunque vissuti in modo differente da ogni singola persona e di conseguenza anche il tipo di trattamento deve essere personalizzato.

Terapia medica

Un adeguamento della dieta finalizzato ad aumentare la consistenza delle feci e ridurre la fermentazione intestinale talvolta abbinata ad una ginnastica riabilitativa del pavimento pelvico, porta a dei miglioramenti.

Terapia chirurgica

Sulla base della situazione clinica e degli accertamenti eseguiti potrà essere necessaria una terapia chirurgica. Differenti sono le possibilità: sfinteroplastica, neuromodulazione sacrale (SNM), Iniezione di agenti volumizzanti, irrigazioni transanali ( Peristim), colostomia, Intervento di Malone. 

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