Il tumore dell’ano (carcinoma) è relativamente poco frequente e rappresenta circa il 3% di tutti i tumori del grosso intestino. L'età media della diagnosi è di 60 anni e l'incidenza aumenta progressivamente con l'aumentare dell'età. Fattori di rischio possono essere i rapporti anali, la promiscuità tra i partners e l’omosessualità maschile come pure agenti trasmissibili per via sessuale
Vedi immagineSintomatologia
Sanguinamento e irritazione anale, prurito ed essudazione siero-ematica anoperianale sono i sintomi classici del carcinoma anale che spesso sono sottovalutati potendoli confondere facilmente con quelli di altre più comuni malattie anali ( emorroidi, ragadi). Il dolore compare solo nei casi più avanzati, quando vi sia l’interessamento più profondo (sfinteri anali).
Terapia medica
Da anni il carcinoma anale viene trattato in primis con una combinazione di radio e chemioterapia che permette negli stadi meno invasivi una guarigione in un’alta percentuale di casi.
Terapia chirurgica
Quando il tumore non risponde alla terapia medica, se la risposta a questa è solo parziale oppure se vi è una recidiva del tumore a distanza di tempo dalla terapia è indispensabile un intervento chirurgico. Purtroppo non sempre è possibile rimuovere il tumore senza dover asportare anche l’apparato sfinterico per cui molti pazienti devono essere sottoposti ad una amputazione addominoperineale con confezionamento di una colostomia definitiva.
Attività diagnostica
La diagnosi è dapprima clinica con l’evidenziazione di una lesione ulcerata o di una vegetazione verrucosa più o meno pigmentata. Le indagini strumentali successive (rettoscopia con biopsia, colonscopia, TAC o RM pelvica) sono indispensabili per studiare la malattia e permettere un trattamento mirato.