Attività diagnostiche

Risonanza pelvica e rettale

Indicazioni - Controindicazioni - Effetti collaterali

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando campi magnetici e onde radio, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni ionizzanti.

Ha una durata di circa 30-45 min. Viene utilizzata per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche perché permette di visualizzare sia lo scheletro e le articolazioni, sia gli organi interni. Per eseguire l'esame al paziente viene chiesto solo di distendersi su un lettino che viene fatto scorrere dentro la macchina, e di restare fermo e rilassato per tutta la durata dell'esame.

La risonanza magnetica della pelvi e finalizzata allo studio degli organi e delle strutture contenute nella pelvi (bacino). Per effettuare la risonanza magnetica della pelvi/piccola pelvi (parte inferiore del bacino) il paziente viene posizionato supino sul lettino della risonanza magnetica.
Ad esclusione di casi specifici, la risonanza richiede la somministrazione del mezzo di contrasto. È molto utilizzata per lo studio della piccola pelvi e per la diagnosi differenziale, ossia per definire la malattia e per lo studio oncologico degli organi (ad esempio: tumore alle ovaie, tumore all’utero, prostata, retto, ecc.).

In ambito colo proctologico viene impiegata per lo studio e la stadiazione dei tumori del retto, tumori dell’ano nonché per le fistole anali in particolare quelle complesse.

Indicazioni:

Tumori del retto e ano, fistole anali complesse.

Controindicazioni:

Claustrofobia e tutte quelle relative alla presenza di corpi estranei sensibili ai campi magnetici.

Effetti collaterali:

Fondamentalmente legati alla claustrofobia se usata macchina chiusa.

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